E’ durato quasi due ore l’incontro tra i vertici della Regione, il comune di Busto Arsizio e la Provincia. Un summit attesissimo per delineare il futuro dell’inceneritore di Borsano e che ne ha decretato la morte. Gigi
Farioli, Claudia Terzi (assessore all’ambiente), Luca Marsico
(presidente della commissione ambiente) e Gunnar Vincenzi avrebbero
trovato un accordo per "aggiornare gli accordi intrapresi a suo tempo
per la realizzazione del revamping -si legge nella nota diffusa al
termine dell’incontro- essendo mutato lo scenario regionale dello
smaltimento dei rifiuti nonché il quadro economico, finanziario e
giuridico nel quale si trovano ad operare".
In sostanza l’inceneritore sarà spento, l’impianto smantellato e il sito bonificato. Un accordo che concilia sia le posizioni dei numerosi sindaci che chiedevano la dismissione sia quelle del sindaco Gigi Farioli che per continuare a lasciare l’utilizzo dell’area presupponeva una continuità con l’attività di incenerimento. L’intesa, almeno sulla carta, potrebbe già contare sulla maggioranza degli azionisti della società.
Sarà infatti il Consiglio di Amministrazione di Accam a dover
formalizzare ufficialmente la dismissione dell’impianto in un’assemblea
dei soci già convocata per il 2 marzo.
"Una
volta conclusa l’assemblea -continua la nota- le parti si ritroveranno
per un incontro che per l’occasione sarà allargato anche al Cda di Accam
in modo da poter discutere delle iniziative concrete da intraprendere
nell’immediato". Azioni che, sostanzialmente, equivarranno all’inizio della bonifica dell’area.
Secondo una prima valutazione serviranno tra gli 8 e i 9 milioni di
euro per l’intervento che riceverà il supporto di Regione
Lombardia. Accam sarà il primo degli inceneritori chiusi dopo l’avvio
del piano di dismissione degli impianti deciso un anno fa all’unanimità
dal Consiglio Regionale.
di Redazione Varese Newsredazione@varesenews.it Pubblicato il 23 febbraio 2015 fonte articolo: http://www.varesenews.it/2015/02/n-a/351134/
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