Sarebbe il buon senso che vince
Comitato No Tunnel TAV Firenze
Le
indiscrezioni sul possibile abbandono del progetto di
sottoattraversamento della linea TAV a Firenze, venute dal sindacato
CISL, non possono che confermare quanto denunciato da un decennio dai
comitati che si oppongono al folle e inutile progetto.
Le terre prodotte dalla fresa sono e saranno sempre rifiuti, nonostante gli sforzi vergognosi degli ultimi governi (Monti, Renzi) per modificare in maniera criminogena le normative vigenti; che l’autorizzazione paesaggistica (e anche la VIA sulla stazione ai Macelli) non ci sia è noto a tutti e dichiarato chiaramente dalla Pretura nelle inchieste penali in corso, anche se il Comune di Firenze tace in maniera compiacente e ancora non risponde alle richieste del Comitato No Tunnel TAV. Si continua a tacere sulle criticità ambientali e sui rischi enormi che soffrirebbe il patrimonio edilizio della città se mai una fresa iniziasse a scavare, sulle incongruenze e lacune progettuali che i tecnici del medesimo comitato hanno denunciato da tempo.L’abbandono di un progetto TOTALMENTE inutile, anzi dannoso per il sistema dei trasporti e in particolare per il servizio ferroviario, sarebbe segno che il buon senso finalmente vince sull’ottusità di chi cerca solo profitti spalmando cemento sulla città.
Le terre prodotte dalla fresa sono e saranno sempre rifiuti, nonostante gli sforzi vergognosi degli ultimi governi (Monti, Renzi) per modificare in maniera criminogena le normative vigenti; che l’autorizzazione paesaggistica (e anche la VIA sulla stazione ai Macelli) non ci sia è noto a tutti e dichiarato chiaramente dalla Pretura nelle inchieste penali in corso, anche se il Comune di Firenze tace in maniera compiacente e ancora non risponde alle richieste del Comitato No Tunnel TAV. Si continua a tacere sulle criticità ambientali e sui rischi enormi che soffrirebbe il patrimonio edilizio della città se mai una fresa iniziasse a scavare, sulle incongruenze e lacune progettuali che i tecnici del medesimo comitato hanno denunciato da tempo.L’abbandono di un progetto TOTALMENTE inutile, anzi dannoso per il sistema dei trasporti e in particolare per il servizio ferroviario, sarebbe segno che il buon senso finalmente vince sull’ottusità di chi cerca solo profitti spalmando cemento sulla città.
Il
Comitato resta comunque allibito davanti ai gridi di dolore del
sindacato CISL che paventa perdita di posti di lavoro! Abbiamo invitato
più volte tutti i sindacati confederali, compresa la CISL, ad un sereno
confronto sul tema di questa grande opera inutile, ma si è sempre
rifiutato anche il minimo contatto. Da anni il Comitato dimostra come i
lavori diffusi sul territorio di potenziamento della rete ferroviaria
complessiva creerebbero molti, ma molti più posti di lavoro che non una
fresa che scava un tunnel. Che i sindacati confederali non capiscano una
banale evidenza come questa è un pessimo segno, soprattutto per i
poveri lavoratori da loro tutelati.
Al
Presidente della Regione Enrico Rossi il Comitato rivolge ancora, per
l’ennesima volta, l’invito ad un incontro e ad un confronto con la sua
Giunta. Si potrebbe dimostrare con estrema facilità che i tunnel TAV non
darebbero nessun sollievo al numeroso popolo dei pendolari, sempre
sbandierati come soggetto da tutelare, in realtà, come si dice a
Firenze, “becchi e bastonati”. Un unico esempio che tutti possono
capire: la linea storica da Firenze a Bologna è “liberata” dai treni AV,
ma, mentre fino a pochi anni fa si poteva andare nel capoluogo emiliano
in 1 ora e 10 minuti (fermando a Prato), adesso sono necessarie due ore
e cambio treno a Prato. Sarebbe bene che qualcuno spiegasse il perché
di questo assurdità.
Anche
il Presidente Rossi ha rifiutato testardamente di riconoscere
l’esistenza di cittadini organizzati che non sono d’accordo con le
scelte delle Ferrovie. Il Comitato si augura che la nuova Giunta cambi
posizione e finalmente ascolti le proposte di buon senso che sono state
elaborate con la collaborazione dell’Università di Firenze: dal
posizionamento di due binari in superficie al potenziamento del nodo
ferroviario per creare addirittura un servizio metropolitano che dia,
anche alla Piana devastata da scelte improvvide, un servizio di
trasporto pubblico decente. Questo creerebbe ricchezza vera per tutti e
posti veri di lavoro.
Comunque
finisca questa incresciosa vicenda resteranno delle profonde cicatrici
nella città, una assurda voragine ai Macelli, una zona verde distrutta,
paratie sotterranee che stanno impattando pericolosamente sulla falda;
resterà sempre la vergogna di quasi 300 milioni buttati al vento –
sempre che non vengano riconosciute le richieste dei costruttori per
spese ulteriori superiori ai 500 milioni.
Comitato No Tunnel TAV Firenze
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