Con
una missiva del 21 luglio del Ministero dell’ambiente firmata da Renato
Grimaldi e inviata, fra gli altri, alla Regione Toscana e ai comuni di
Sesto, Campi, Calenzano e Signa, si fa riferimento alla “necessità di
acquisire chiarimenti ed integrazioni relativi alla documentazione di
Via già prodotta da Enac”.
Le richieste di chiarimento vanno dalla tempistica dei cantieri e la loro influenza e correlazione con le previsioni della terza corsia dell’Autostrada A11 oltre all’impatto sul reticolo idraulico della zona. Ma si chiedono informazioni e progetti sulle incongruità riscontrate tra la pista e il Pit e gli strumenti urbanistici dei vari enti locali.
La missiva è estremamente complicata e tecnica ma, per essere semplici e comprensbili, il Ministero chiede dettagli sull’impatto “sull’intero sistema idraulico dell’area interferita e valutare l’efficacia della rimodulazione dell’intero reticolo idrografico”. Di conseguenza anche il piano finanziario potrebbe subire innalzamenti non preventivati, finora.
Le richieste di chiarimento vanno dalla tempistica dei cantieri e la loro influenza e correlazione con le previsioni della terza corsia dell’Autostrada A11 oltre all’impatto sul reticolo idraulico della zona. Ma si chiedono informazioni e progetti sulle incongruità riscontrate tra la pista e il Pit e gli strumenti urbanistici dei vari enti locali.
La missiva è estremamente complicata e tecnica ma, per essere semplici e comprensbili, il Ministero chiede dettagli sull’impatto “sull’intero sistema idraulico dell’area interferita e valutare l’efficacia della rimodulazione dell’intero reticolo idrografico”. Di conseguenza anche il piano finanziario potrebbe subire innalzamenti non preventivati, finora.
Ma
il Ministero va giù duro quando spiega che “il campo meteorologico è
modellizzato attraverso i soli dati dell’anno 2010” e chiede lo si
faccia “tramite una serie pluriennale di dati non inferiore a 10 anni”.
Nello stesso tempo si critica il modo con cui il “proponente” ha
realizzato le simulazioni “della diffusione degli inquinanti” fra
l’altro non valutando la voce “inquinamento acuto” attraverso i valori
del diossido di azoto e del diossido di zolfo “o il valore limite
giornaliero del Pm10” senza aver considerato “il caso di situazione
sfavorevole alla dispersione di inquinanti”.
A tal proposito il Ministero spiega che “le consluzioni sono esposte in maniera qualitativa e in alcuni aspetti risultano contraddittore e imprecise”.
A tal proposito il Ministero spiega che “le consluzioni sono esposte in maniera qualitativa e in alcuni aspetti risultano contraddittore e imprecise”.
Con
la stessa missiva si chiedono i cronoprogramma per le cantierizzazioni e
le valutazioni su “altri possibili utilizzi della pista ovvero diversa
distribuzione dei decolli”. Infine, non con una forma poco critica, si
sottolinea che occorra “valutare il traffico veicolare indotto
dall’esercizio dell’infrastruttura aeroportuale, al fine di verificarne
il contributo acustico sul livello complessivo”.
Il proponente, spiega il Ministero, ha la possibilità di chiedere una proroga alla scadenza dei 45 giorni per presentare le integrazioni richieste e l’intero procedimento sarà nuovamente pubblicizzato attraverso gli organi di stampa.
Il proponente, spiega il Ministero, ha la possibilità di chiedere una proroga alla scadenza dei 45 giorni per presentare le integrazioni richieste e l’intero procedimento sarà nuovamente pubblicizzato attraverso gli organi di stampa.
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