Papa Francesco si sofferma sull'analisi delle abitudini e dei fenomeni che danneggiano l'ambiente. Loda chi si orienta "in mezzo al disordine e alla precarietà" e attacca lo spreco energetico. E scrive: "Politica trasparente contro la corruzione, che nasconde il vero impatto ambientale di iniziative imprenditoriali e progetti"
di Francesco Antonio Grana | 16 giugno 2015
Bergoglio Papa green. Nella sua enciclica sul creato Laudato si’ Francesco offre consigli pratici per salvare l’ambiente da inquinamento e devastazione. Per Bergoglio,
novello san Francesco d’Assisi, “mai abbiamo maltratto e offeso la
nostra casa comune come negli ultimi due secoli”. Francesco si sofferma
ad analizzare tutti i fenomeni con i quali si sta danneggiando il creato
e sottolinea che “la previsione dell’impatto ambientale delle
iniziative imprenditoriali e dei progetti richiede processi politici
trasparenti e sottoposti al dialogo, mentre la corruzione che nasconde il vero impatto ambientale di
un progetto in cambio di favori spesso porta ad accordi ambigui che
sfuggono al dovere di informare e a un dibattito approfondito”.
Gender -
Il Papa precisa che “l’accettazione del proprio corpo come dono di Dio è
necessaria per accogliere e accettare il mondo intero come dono del Padre e
casa comune; invece una logica di dominio sul proprio corpo si
trasforma in una logica a volte sottile di dominio sul creato”. Per
Bergoglio, infatti “imparare ad accogliere il proprio corpo, ad averne
cura e a rispettare i suoi significati è essenziale per una vera
ecologia umana. Anche apprezzare il proprio corpo nella sua femminilità o mascolinità è
necessario per poter riconoscere sé stessi nell’incontro con l’altro
diverso da sé. In tal modo è possibile accettare con gioia il dono
specifico dell’altro o dell’altra, opera di Dio creatore,
e arricchirsi reciprocamente. Pertanto, non è sano un atteggiamento che
pretenda di cancellare la differenza sessuale perché non sa più
confrontarsi con essa”.
Aborto – Francesco precisa che “non è neppure compatibile la difesa della natura con la giustificazione dell’aborto.
Non appare praticabile un cammino educativo per l’accoglienza degli
esseri deboli che ci circondano, che a volte sono molesti o importuni,
quando non si dà protezione a un embrione umano benché il suo arrivo sia
causa di disagi e difficoltà”.
Bergoglio attacca anche coloro che “invece di risolvere i problemi dei
poveri e pensare a un mondo diverso, si limitano a proporre una riduzione della natalità.
Non mancano pressioni internazionali sui Paesi in via di sviluppo che
condizionano gli aiuti economici a determinate politiche di ‘salute
riproduttiva’”.
Esperimenti sugli embrioni –
Francesco afferma che “è preoccupante il fatto che alcuni movimenti
ecologisti difendano l’integrità dell’ambiente, e con ragione reclamino
dei limiti alla ricerca scientifica, mentre a volte non applicano questi
medesimi principi alla vita umana. Spesso si giustifica che si
oltrepassino tutti i limiti quando si fanno esperimenti con embrioni
umani vivi. Si dimentica che il valore inalienabile di un essere umano
va molto oltre il grado del suo sviluppo”.
Sperimentazioni sugli animali -Francesco
ricorda che “è contrario alla dignità umana far soffrire inutilmente
gli animali e disporre indiscriminatamente della loro vita. Qualsiasi
uso e sperimentazione esige un religioso rispetto dell’integrità della
creazione”.
Ogm - Il Papa non esprime un giudizio generale sullo sviluppo di organismi geneticamente modificati, vegetali o animali,
per fini medici o in agricoltura, “dal momento che possono essere molto
diversi tra loro e richiedere distinte considerazioni”. Per Bergoglio
“i rischi non vanno sempre attribuiti alla tecnica stessa, ma alla sua
inadeguata o eccessiva applicazione”.
Cereali transgenici – Per Francesco l’estendersi delle coltivazioni di
cereali transgenici “distrugge la complessa trama degli ecosistemi,
diminuisce la diversità nella produzione e colpisce il presente o il
futuro delle economie regionali. In diversi Paesi si riscontra una
tendenza allo sviluppo di oligopoli nella produzione di sementi e di
altri prodotti necessari per la coltivazione, e la dipendenza si aggrava
se si considera la produzione di semi sterili, che finirebbe per
obbligare i contadini a comprarne dalle imprese produttrici”.
Interni delle abitazioni -
Il Papa loda la creatività di coloro “che sono capaci di ribaltare i
limiti dell’ambiente, modificando gli effetti avversi dei
condizionamenti, e imparando a orientare la loro esistenza in mezzo al
disordine e alla precarietà”. Un esempio sono gli interni curati “con
molta dignità” degli edifici con le facciate esterne deteriorate.
Bergoglio sottolinea che “a volte è encomiabile l’ecologia umana che
riescono a sviluppare i poveri in
mezzo a tante limitazioni”. In tal modo, “qualsiasi luogo smette di
essere un inferno e diventa il contesto di una vita degna”.
Casa –
Francesco sottolinea che non solo i poveri, ma una gran parte della
società incontra serie difficoltà ad avere una casa propria. Per il Papa
“la proprietà della casa ha molta importanza per la dignità delle persone e per lo sviluppo delle famiglie. Si tratta di una questione centrale dell’ecologia umana”.
Trasporti -
Bergoglio afferma che molti specialisti concordano sulla necessità di
dare priorità al trasporto pubblico. “Tuttavia – precisa il Papa –
alcune misure necessarie difficilmente saranno accettate in modo
pacifico dalla società senza un miglioramento sostanziale
di tale trasporto, che in molte città comporta un trattamento indegno
delle persone a causa dell’affollamento, della scomodità o della scarsa frequenza dei servizi e dell’insicurezza”.
Condizionatori –
Per Bergoglio le abitudini nocive di consumo non “sembrano recedere,
bensì estendersi e svilupparsi”. Un esempio è il “crescente aumento
dell’uso e dell’intensità dei condizionatori d’aria: i mercati, cercando
un profitto immediato, stimolano ancora di più la domanda. Se qualcuno
osservasse dall’esterno la società planetaria, si stupirebbe di fronte a
un simile comportamento che a volte sembra suicida”.
Cittadinanza ecologica – Per Francesco “solamente partendo dal coltivare solide virtù è possibile la donazione di sé in
un impegno ecologico. Se una persona, benché le proprie condizioni
economiche le permettano di consumare e spendere di più, abitualmente si
copre un po’ invece di accendere il riscaldamento, ciò suppone che
abbia acquisito convinzioni e modi di sentire favorevoli alla cura
dell’ambiente”.
Il
Papa sottolinea che “è molto nobile assumere il compito di avere cura
del creato con piccole azioni quotidiane, ed è meraviglioso che
l’educazione sia capace di motivarle fino a dar forma a uno stile di
vita. L’educazione alla responsabilità ambientale può
incoraggiare vari comportamenti che hanno un’incidenza diretta e
importante nella cura per l’ambiente, come evitare l’uso di materiale plastico o di carta,
ridurre il consumo di acqua, differenziare i rifiuti, cucinare solo
quanto ragionevolmente si potrà mangiare, trattare con cura gli altri
esseri viventi, utilizzare il trasporto pubblico o condividere un
medesimo veicolo tra varie persone, piantare alberi, spegnere le luci inutili,
e così via. Tutto ciò – conclude Francesco – fa parte di una creatività
generosa e dignitosa, che mostra il meglio dell’essere umano.
Riutilizzare qualcosa invece di disfarsene rapidamente, partendo da
motivazioni profonde, può essere un atto di amore che esprime la nostra
dignità”.
Twitter: @FrancescoGrana
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