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giovedì 20 settembre 2012

Ma quanto costano stì cassonetti interrati???? Non era meglio il porta a porta???

Comunicato stampa
perUnaltracittà-lista di cittadinanza
Cassonetti interrati, De Zordo: "No davanti alle griffes di via Tornabuoni, sì davanti al palazzo storico di via del Proconsolo"
Scelta costosissima e inefficace per la differenziata.
Troppo ci sarebbe da dire sulla scelta dei cassonetti interrati per la raccolta dei rifiuti, sia sul piano dell'efficacia della raccolta differenziata che è nettamente inferiore a quella raggiungibile con il  porta a porta, sia sui costi visto che Quadrifoglio ci dice che ogni postazione costa da un minimo di 43.000 ad un massimo di 84.000 in funzione del numero di campane installate (ve ne sono da 4 fino a 8 per postazione), delle problematiche di spostamento dei sottoservizi (acqua, luce, gas, tlc) e degli eventuali ritrovamenti archeologici rinvenuti. Dunque una scelta molto costosa e in contrasto con la differenziata spinta che dovrebbe essere l'obiettivo di ogni città che si voglia chiamare sostenibile. Ma una scelta che Quadrifoglio e il Comune hanno sposato in pieno visto che in centro sono già state realizzate 24 postazioni a campane interrate per un totale di 125 contenitori e per il biennio 2012-2013 rimangono ancora da realizzare altre 18 postazioni per un totale di 94 contenitori, il cui costo stimato si aggira a circa60.000 a postazione.
E l’isola interrata a compattazione di Piazza S.Maria Novella, comprensiva della progettazione strutturale, è pari a ben  € 294.000.

L'assessore Mattei sostiene ora che i cassonetti interrati sono assai decorosi. Lo fa rispondendo per le rime al  direttore regionale Inps della Toscana che, in consonanza con la RSU dei lavoratori e delle lavoratrici Inps, ha chiesto la sospensione della loro realizzazione davanti al cinquecentesco Palazzo Pazzi, in via del Proconsolo, sede degli uffici rappresentativi dell'istituto di previdenza.
Ma se sono così decorosi, come mai i negozianti (o meglio le griffes) di via Tornabuoni non li hanno voluti?
E sono stati pure ascoltati, visto che i cassonetti interrati sono stati relegati in una strada adiacente. Dunque, nella fiorentina  'strada del lusso' si ritiene poco consono inserire cassonetti interrati, mentre si risponde picche a chi fa presente che, posizionati nella stretta via del Proconsolo sul marciapiede davanti allo storico Palazzo Pazzi, costituiscono un vero scempio per il patrimonio artistico della città oltre che un intralcio per i cittadini nelle fasi di svuotamento.
I dipendenti Inps si lamentano anche della modalità: i lavori già posticipati sono stati frettolosamente anticipati al giorno prima dell’incontro con la Sovrintendenza, senza preavvertire il personale che lavora nella sede, mentre lo stesso rappresentante per la sicurezza non sapeva neppure se era stato fatto uno studio per la sicurezza.
E chiedono la sospensione degli scavi - che hanno già impattatato in una tubazione dell'acqua con conseguente blocco del cantiere - e uno studio per verificare se non vi sia nelle vicinanze un luogo più ampio e idoneo alla postazione. Vogliamo sperare che vengano ascoltati almeno quanto gli esercenti di lusso di via Tornabuoni. Lo vedremo.
Noi, che non amiamo i vecchi e sporchi cassonetti blù né gli inceneritori né le discariche, pensiamo che il futuro della gestione dei rifiuti si chiami "Zero Waste" e si basi, come ormai sappiamo bene, nella riduzione dei rifiuti, nella loro differenziazione e nel loro riuso e riciclo: tappe di una strategia moderna che non viene certo garantita dai costosi cassonetti interrati che Firenze si ostina a installare ritenendoli, a seconda dell'interlocutore, decorosi o no.

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