VALORIZZARE DIFENDERE SALVAGUARDARE LA VAL DI SIEVE

L' Associazione Valdisieve persegue le finalità di tutelare l'ambiente, il paesaggio, la salute, i beni culturali, il corretto assetto urbanistico, la qualità della vita e la preservazione dei luoghi da ogni forma d'inquinamento, nell'ambito territoriale dei comuni della Valdisieve e limitrofi.

EVENTI 2

  • LABORATORIO RIUSO E RIPARAZIONE A LONDA 

Le attività e aperture del Laboratorio di Riparazione e Riuso di Londa 
sono il mercoledì e il sabato pomeriggio.

CALENDARIO

venerdì 12 marzo 2010

Diossine nel latte materno riscontrate nei residenti limitrofi all’Inceneritore di Montale

DOCUMENTO  UFFICIALE  CON  LE  SOTTOSCRIZIONI 

Leggi il testo:

Al presidente della Giunta Regionale Toscana
Claudio Martini
Sede
All’Assessore alla Sanità della Regione Toscana
Enrico Rossi
Sede
Al Consiglio Regionale Toscano
Sede
Al Ministero della Salute
Dipartimento Prevenzione
Viale Giorgio Ribotta 5
00144 - Roma
Al Ministero della Salute
Dipartimento per la Sanità Pubblica,veterinaria,
la nutrizione e la sicurezza alimentare
Viale Giorgio Ribotta 5
00144 - Roma
E p.c. Procura della Repubblica di Pistoia
Sede

Procura Generale della Repubblica
Presso la Corte d’Appello di Firenze
Sede
Oggetto: Diossine nel latte materno riscontrate nei residenti limitrofi all’Inceneritore di Montale
In seguito al ritrovamento di diossine nel latte materno, riscontrate nei residenti vicini all’
Impianto di incenerimento rifiuti di Montale.
A seguito del prolungato inquinamento causato dalla fuoriuscita di diossine oltre i limiti
di legge dall’impianto di incenerimento di Montale dal Maggio al Luglio 2007.

A fronte del quale è stato istituito un gruppo di lavoro (Tavolo tecnico) a supporto di un
gruppo di lavoro “istituzionale” per valutare lo stato di inquinamento dell’area identificata,
mediante modellistica, di ricaduta della diossina di provenienza dall'inceneritore.
A seguito dell’indagine sulle matrici animali e di prodotti di origine animale effettuata da
questo gruppo di lavoro presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Lazio e Toscana delle
Capannelle (Roma) il quale ha accertato definitivamente l’inquinamento della area di ricaduta della
diossina da parte dell'inceneritore, con numerosi superamenti dei limiti di legge.
A fronte dei quali nessun organo preposto alla tutela della salute pubblica ha attuato il
preciso obbligo di legge ( D.Lvo 158/2006) di inibire la commercializzazione e l’autoconsumo dei
prodotti dell’area circostante, divieto che era stato richiesto anche da componenti dei gruppi di
lavoro (Tavolo tecnico ed “istituzionale”, dott.sa Gentilini e dott. Bolognini) .
Gli stessi componenti dei gruppi di lavoro (Tavolo tecnico ed “istituzionale”), dott.sa
Gentilini e dott. Bolognini avevano richiesto ulteriori analisi su sangue, cordone ombelicale e latte
materno, sempre considerate dagli organi preposti alla tutela e alla prevenzione della salute
pubblica, la ASL 3 di Pistoia e la ASL 4 di Prato , come non strettamente necessari.
Avendo preso atto di questa inadempienza, alcuni cittadini residenti nell’area di ricaduta
della diossina da parte dell'inceneritore, hanno eseguito a proprie spese delle indagini sul latte
materno, presso un laboratorio qualificato, che hanno riscontrato una quantità significativa di
diossina e di PCB con una apprezzabile e chiara correlazione tra i profili dei PCB ritrovati nel latte
materno, con quelli ritrovati nella carne di pollo e con quelli emessi dall'inceneritore di Montale.
Avendo preso atto di un articolo prodotto della Dott.ssa Patrizia Gentilini, membro
autorevole dell’ISDE, Associazione Medici per l’Ambiente, sulla vicenda dell'inquinamento del
latte, di articoli di stampa che riportano le dichiarazioni del Dott. Michelangiolo Bolognini, già
Resposabile dell'Igiene Pubblica di Pistoia, al Consiglio dei Sanitari dell' ASL 3 di Pistoia.
Gli scriventi richiedono ai soggetti in indirizzo in base alle loro proprie funzioni e responsabilità:
Precise direttive nei confronti delle inadempienti ASL di Pistoia e di Prato per quanto attiene il
divieto consumo di prodotti alimentari contaminati da diossine e PCB anche oltre i limiti di legge,
Una campagna Regionale di Monitoraggio sulle matrici biologiche umane, sul sangue, latte
materno e cordone ombelicale per le persone che abitano in vicinanza di impianti di combustione,
siano essi impianti pubblici e/o privati, di incenerimento RSU, Rifiuti Ospedalieri Pericolosi e/o
Speciali, con Codici a Specchio e non, sia con CDR o biomasse ivi inclusi cementifici che bruciano rifiuti,

Di verificare se nei comportamenti che fino ad oggi sono stati posti in essere, si ravvisino i
presupposti di omissione e/o di abuso in atti di Ufficio, da parte delle Istituzioni preposte alla tutela
della Salute Pubblica.




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