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Le attività e aperture del Laboratorio di Riparazione e Riuso di Londa 
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CALENDARIO

martedì 14 ottobre 2008

Comunicato Stampa del 30/09/2008




COMUNICATO STAMPA
Italia Nostra Firenze - Associazione Valdisieve -
Vivere in Valdisieve - Comitato Valdisieve

30 settembre
III CONFERENZA DEI SERVIZI
per A.I.A. (autorizzazione integrata ambientale)
NUOVO INCENERITORE DI RUFINA

Firenze 30-9-08

Le Associazioni che sottoscrivono il comunicato si chiedono, con non poca preoccupazione, se la procedura A.I.A. (la cui conferenza dei servizi si riunisce oggi) per il nuovo inceneritore di Rufina, seguirà le stesse orme della VIA (Valutazione Impatto Ambientale) conclusasi un anno fa con pronuncia positiva, senza alcuna analisi di alternative tecnologiche o alternative di localizzazione.
La richiesta di valutazione d’impatto ambientale, del 2006, è stata presentata come ampliamento dell’impianto attuale da 9.000 tonnellate annue, anziché la valutazione d’impatto ambientale di un NUOVO impianto (quello previsto sarà da circa 68.500 tonnellate annue).
In realtà si va a realizzare un nuovo impianto, in quanto sotto il profilo urbanistico ed edilizio è una nuova costruzione, con impegno di nuovo suolo, infatti la superficie coperta passerebbe dagli attuali 337 mq, a circa 4628 mq, con un aumento pari a oltre 11 volte l’attuale, con la rimozione completa delle attrezzature impiantistiche esistenti e conseguente maggior carico urbanistico della zona.
A oggi la procedura di A.I.A lascia aperti alcuni interrogativi, assai inquietanti per la salute dei cittadini della Valdisieve. La localizzazione scelta per il vecchio impianto d'incenerimento e confermata per il nuovo è in un’area agricola definita non idonea, dagli stessi uffici della Provincia, a 40 metri dal Fiume Sieve (con tutte le problematiche relative al PAI) che alimenta il vicino acquedotto del Comune di Pontassieve situato a valle dell’impianto; in una conca dove si producono “fenomeni d'inversione termica” che impediscono la normale dispersione delle emissioni inquinanti, a dimostrazione di ciò l’altezza del camino del nuovo inceneritore è previsto a 62 metri di altezza, solo nel caso che sia attivato il teleriscaldamento, ma tale esito non è scontato, dato che va fatto l’impianto di distribuzione interrato in una zona di aperta campagna, con costi elevati e dispersione di parte dell’energia recuperata, ne consegue che, nel caso non venga realizzato, l'altezza del camino dovrà aumentare per l'aumento d’inquinanti rilasciati in atmosfera.
L’Altro aspetto che sconcerta riguarda la sorte dei rifiuti indifferenziati il cosidetto "tal quale" di tutta la Valdisieve, Arpat aveva auspicato che fosse previsto un nuovo impianto di selezione presso il nuovo inceneritore di Rufina, possibilità che ora pare sfumare, dato che le norme previste dal Piano regionale di smaltimento consentono di smaltire le quote eccedenti di raccolta differenziata previsti come ‘tal quale’ senza ulteriore differenziazione nel nuovo impianto di INCENERIMENTO, e se la ASL su tale aspetto esprime un parere tranquillizzante al contempo “suggerisce il monitoraggio delle malattie per le persone residenti in prossimità dell’ impianto “

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